Introduzione

Nella conduzione di un impianto industriale una fase molto delicata è quella dell’avviamento che segue i lavori di fermata.

In questa fase, infatti, le apparecchiature d’impianto che presentano organi di tenuta, come giunzioni imbullonate, tenute meccaniche rotanti, tenute di valvole e qualsiasi altro accoppiamento di tenuta smontabile, ricevono una costante sollecitazione dovuta al cambiamento delle condizioni di temperatura e pressione tipici di questa fase.
Gli organi di tenuta, pertanto, possono divenire fonte emissiva pericolosa. Ciascuno di tali potenziali punti di emissione, se non opportunamente controllato potrà dare origine a problemi di varia natura, più o meno gravi. Si aggiunga che durante i lavori di fermata non può escludersi che qualche tenuta potrebbe non essere stata serrata definitivamente e quindi nella fase di avviamento diventa fondamentale individuare eventuali anomalie di questo tipo.

Nel caso di apparecchiature e/o linee critiche, che convogliano fluidi altamente infiammabili ad alta pressione, le perdite possono dare origine a seri incidenti mettendo in pericolo la sicurezza degli operatori, dell’impianto e, di conseguenza dell’ambiente. Un’attenta sorveglianza dei corpi di tenuta, durante la fase di avviamento, garantisce l’individuazione rapida delle potenziali fonti di perdita prevenendo il verificarsi di situazioni ad alto rischio.

Il servizio offerto

VED, grazie alla pluriennale esperienza nel settore LDAR (ricerca ed eliminazione perdite), offre un servizio di supporto alla fase di avviamento degli impianti mediante il monitoraggio continuo (presidio), mirato all’individuazione di eventuali perdite che in questa fase possono dare luogo a reali situazioni di pericolo.

Caratteristiche tecniche

Tecnici specializzati nella ricerca di perdite secondo il metodo EPA21 e dotati di moderna strumentazione di monitoraggio garantiscono una copertura H24 in tutta la fase di avviamento.

La dotazione strumentale comprende:

    • rivelatori FID (Detector a ionizzazione di fiamma) per individuare perdite di sostanze organiche volatili;
    • rilevatori PID (Detector a Foto ionizzazione) per individuare perdite di sostanze inorganiche come ad esempio l’ammoniaca;
    • rilevatori TCD (Detector a Micro-conducibilità termica) per individuare perdite di sostanze inorganiche quali H2, CO, CO2 e miscele;
    • Gas Finder (Optical Gas Imaging) per individuare perdite di sostanze organiche volatili da sorgenti non accessibili.

I tecnici possiedono una comprovata esperienza nella ricerca delle perdite, maturata in molti anni di monitoraggio LDAR secondo il metodo EPA21 che detta le norme di ispezione dei componenti d’impianto quali:

  • Agitatori (seal di tenuta)
  • Compressori (seal di tenuta)
  • Connettori (di tipo filettato)
  • Fine linea (spurghi, prese campione)
  • Flange
  • Pompe (seal di tenuta)
  • Valvole
  • Valvole di sicurezza

I monitoraggi sono eseguiti in collaborazione e coordinamento con le figure preposte d’impianto, al fine di coadiuvare gli eventuali interventi di correzione delle perdite prima che queste possano evolvere in situazioni di pericolo.

I dati di monitoraggio e le eventuali anomalie vengono registrate in dispositivi informatici e trasmessi elettronicamente (in real-time) ai referenti d’impianto al fine di garantire una celere risposta.

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Posizione aperta: Technical Specialist Monitoraggi Ambientali
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